Dal sito www.sandrobardelli.it
Sandro Bardelli nasce a Varese.
La sua formazione scolastica lo vede frequentare corsi serali dell’ Istituto Tecnico Industriale di Varese
Dall’ età di 13 anni si dedica alla pittura che inizialmente coltiva solo come hobby ma che piano piano
diventa parte fondamentale della sua vita tanto che decide di frequentare alcuni corsi di pittura e di disegno.
Impossibilitato a svolgere solo attività artistica trova necessariamente altri sbocchi professionali, svolgendo attività di analista chimico dal 1965 al 1980, anno in cui è obbligato a lasciare il settore chimico causa motivi di salute determinati dai prodotti utilizzati in laboratorio analisi.
Già impegnato durante il tempo libero nel settore turistico si dedica quindi all’attività di accompagnatore turistico dal 1980 al 1993.
Naturalmente durante tutti questi anni non ha mai lasciato la pittura, anzi vi si è dedicato sempre più intensamente, partecipando a mostre personali e collettive.
Nel 1994 decide di dedicarsi a tempo pieno alla pittura.
Durante tutto il suo percorso ha consolidato così il suo estro artistico nella pittura ad olio, tecnica con la quale ha sviluppato una imponente ed affascinante tavolozza cromatica che è diventata la sua caratteristica pittorica.
Con la tecnica della pittura ad olio si è dedicato alla ripresa del paesaggio dal vero, ha viaggiato molto all’ estero ed in paesi lontani per dipingere, per ritrarre paesaggi esotici e non, scorci di architetture, angoli e panorami di luoghi del suo territorio (Canton Ticino e Varesotto) e di altre regioni italiane i cui paesaggi lo hanno sempre attratto ed ispirato (in particolare la Toscana e Venezia)
Si è poi dedicato allo studio della figura femminile dal vero sia nel disegno che nella pittura ad olio, realizzando opere di grande carica interpretativa e di grande impatto cromatico.
Con la tecnica dell’acrilico ha realizzato svariati murales su edifici pubblici e privati per Enti e Comuni in Lombardia e in Piemonte.
Dal 2003 si dedica alla pittura astratta con una sua tecnica particolare che lo vede impegnato nell’ utilizzo di colori naturali creati e preparati da lui stesso, su supporti cartacei ed in particolare catrta di riso che riceve direttamente dall’ Estremo Oriente.
Dal 1969 presenta sue opere in numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Vive e lavora in Valcuvia, a Casalzuigno, nella sua casa atelier “IL RUDERE”.
Sue opere si trovano in collezioni private italiane e straniere (Austria, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Senegal, Spagna, Svizzera, Tunisia, Polinesia Francese).
Una sua opera astratta fa parte della collezione del Museo Parisi Valle di Maccagno (Va).
Svolge inoltre attività didattica tenendo corsi collettivi e lezioni private di pittura, disegno, acquerello, affresco. Nel 2009 ha fondato, insieme ad alcuni amici appassionati di arte e cultura, l’ Associazione Culturale
ATTIVAMENTE (di cui è Presidente) che propone sul territorio varesino ed in particolare nell’Alto Varesotto, eventi culturali ed artistici finalizzati alla promozione del territorio stesso, oltre che alla diffusione dell’ amore per l’arte in genere (pittura, musica, letteratura, teatro, tradizioni, etc)
IL PERCORSO
Sandro Bardelli dipinge la sua prima opera ad olio, appena tredicenne, allorquando durante un corso di disegno tecnico ed ornato, gli viene data l’opportunità di sperimentare la tecnica della pittura ad olio.
Avviene però negli anni ’68 / ’71 il primo vero momento formativo nel campo dell’arte durante la frequentazione di un Corso triennale di disegno e pittura.
In seguito, in un’alternanza di periodi che lo vede impegnato in vari settori del mondo lavorativo e nella frequentazione di corsi serali per il conseguimento del relativo diploma, è costretto, dall’adempimento al servizio di leva, ad interrompere il tutto.
Negli anni ’70 poi, comincia a dedicarsi con maggior impegno alla studio del paesaggio, soprattutto nel territorio varesino e nel vicino Canton Ticino, luoghi che si possono, a ragione, considerare la palestra ideale per la sua formazione e lo sviluppo delle sue tematiche paesaggistiche legate al colore.
Comincia a dedicarsi inoltre allo studio della figura accostandosi dapprima all’ 800 italiano per seguire poi, attraverso l’impressionismo ed il fauvismo, un suo personale discorso artistico che lo porterà verso una pittura di tipo espressionista, caratterizzata da un forte impatto cromatico.
La sua pittura si compone a questo punto di note molto personali e dinamiche tanto più accentuate dall’uso di una pennellata materica, decisa ed incisiva che ritroviamo in un successivo periodo, dall’ 1989 al 1994, durante il quale riprende più assiduamente a lavorare sulla figura che viene interpretata sia nelle opere ad olio che in quelle grafiche con una tecnica assolutamente personale.
Contemporaneamente sviluppa lo studio dell’affresco e della tempera all’uovo nonché del muralismo con l’esecuzione di murales ad acrilico.
Tutto ciò alternato all’attività di accompagnatore turistico che gli permette di visitare ed accostarsi a luoghi e culture tanto diverse e lontane dal suo abituale palcoscenico di lavoro.
Nei Paesi dei suoi viaggi tornerà infatti per dipingere e creare alcune delle opere più significative (Grecia, Spagna, Polinesia Francese, Senegal, Bretagna, Kenya, Tunisia, Nepal, Indonesia, Thailandia, Isole Maldive) da accostare ai suoi “classici” realizzati sulle montagne e nelle vallate del vicino Canton Ticino e dell’Insubria, oltre che in Toscana e a Venezia.
Dopo un periodo di stasi, riprende nuovamente, nel 1989, la ricerca sulla figura dedicandosi anche allo studio sulle maschere orientali create autonomamente. Dello stesso periodo è il suo primo avvicinamento ai temi informali/astratti.
Dell ’ultimo periodo, a partire dal 2003, è invece la ricerca sulla grafica dove la rappresentazione del figurativo, seppur letto in “chiave moderna”, meglio “personale”, lascia il posto alla libertà dell’immaginazione con la realizzazione di lavori dove la china si mescola a colori ricavati da minerali trovati nell’orto di casa e dalla cenere, nonché da colori naturali ricavati da ortaggi e bacche, thé, caffè, etc., stesi su supporti cartacei diversi quali velina, cartoncino, letraset, carta telata e soprattutto su carta di riso lavorata a mano e portata da lui stesso dai suoi numerosi viaggi in Asia.
Vengono in questo modo raggiunti nuovi risultati, interessanti e innovativi, slegati dal realismo figurativo. La linea pura si alterna a superfici dai delicati cromatismi per creare così imprevedibili soluzioni che si trasmettono a noi in un equilibrio di forme e colori.
website: www.sandrobardelli.it
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